
Chianina, la sua storia
La Chianina, vero simbolo delle terre toscane.
Il suo nome lo deve proprio alla Val di Chiana, razza autoctona dell’Italia centrale (Toscana e Umbria), un tempo era allevata anche come forza motrice, oggi solo per la carne.
Sono dei veri colossi, di stazza molto grande, l’esemplare più imponente misurava 203cm al garrese e pesata 1,7 Kg, fu esibito su Canale 5, ospite del programma “Lo Show dei record”.
Il loro manto è bianco, in alcuni maschi si può trovare una sfumatura grigia attorno al collo nerboruto, le loro corna sono tozze e corte.
Non è allevata con i sistemi intensivi e la sua maturazione per la macellazione viene raggiunta in tempi più lunghi rispetto alle altre razze da carne. Tuttavia è un animale rustico che si adatta al cosiddetto pascolo aereo, cibarsi di fogliame.
La carne più pregiata arriva dalla femmina denominata Scottona grazie alla tenerezza e alle grandi dimensioni.
Per poter aver il meglio dall’allevamento di questa razza di bovino, si preferisce il sistema stanziale.

Esiste anche il Libro Nazionale Genealogico che è gestito dall’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne in cui vengono segnati gli esemplari puri di razza che permette un controllo e una certificazione garantita dall’IGP, la cui esposizione è obbligatoria nei punti vendita.
Una razza pregiata che offre una carne magra da cui si ottiene la famosa bistecca alla fiorentina.
La Chianina è il fiore all’occhiello della Toscana e anche se oggi il suo allevamento non è più circoscritto geograficamente, la razza bovina chianina è comunque una parte fondamentale delle tradizioni della Toscana in generale e della Val di Chiana in particolare.
Persino nel calcio in costume, che si tiene ogni anno a Firenze, si dà in premio una vitella chianina. A Siena, durante il corteo storico del Palio, potrete ammirare quattro buoi di razza chianina trainare il Carroccio sul quale è esposto il drappo, premio per la contrada vincente.
Molto eventi toscana ruotano attorno a questa bistecca fiorentina con sagre e altre manifestazioni.
Ma se vi siete persi la sagra a lei dedicata, potete sempre gustarla a La Loggia.